Ho scelto di citare la recente e ingegnosa
copertina del disco dei Black Keys per presentare un carattere che mi ha
sempre ispirato molta simpatia, sia per la stazza morbidosa, sia per
l’aria genuina e ironica. Il Cooper Black, disegnato nel 1921 da Oswald
Bruce Cooper , allievo di F. Goudy, nasce come versione dallo spessore
esasperato del Cooper Old Style. Diventa subito di uso comune nelle
insegne, per la sua capacità di essere visto, più che di essere letto.
In pubblicità viene riportato alla luce negli anni ’70, quando
l’umorismo e la tipografia allusiva sono caratteristiche dominanti del
messaggio pubblicitario. Così “il cicciottello” diventa, ad esempio, il
carattere ufficiale per la pubblicità di morbidi panini di segale.
Definito dallo stesso Cooper come un carattere nato per i “far-sighted
printers” e i “near-sighted customers”, ricorre in diversi artwork
musicali (oltre che dei Black Keys, controllate le copertine di Pet Sounds dei Beach Boys, L.A. Woman dei Doors, The rise and fall of Ziggy Stardust
di Bowie). Caratterizzato dai puntini ellittici, dagli occhielli delle O
inclinati e dalla “&” inconfondibile, è perfetto per iniziare
l’anno come una soffice coltre di neve.
Per conoscerlo meglio: BIG Black & Beautiful _192 pagine pubblicate dalla Bis Publisher, interamente dedicate a lui.
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